PIANO SMACS

Un'innovazione che permette di valorizzare un materiale ampiamente disponibile nel territorio emiliano-romagnolo con benefici sulle proprietà fisiche, chimiche e biologiche dei suoli, sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e sull’efficienza di utilizzo dei nutrienti. Inoltre, il Piano prevede una valutazione dei benefici ambientali potenzialmente associati all’innovazione sopradescritta.

Background

Con più del 90% del territorio ricadente in aree a pericolosità idraulica, l’Emilia-Romagna è la regione italiana che presenta le maggiori criticità dal punto di vista idrogeologico.

La pulizia degli alvei dei rii di montagna è una pratica essenziale ai fini della riduzione del rischio di esondazioni.

 

Obiettivi

Obiettivo generale del Piano SMACS è ottimizzare l’utilizzo di una risorsa che, per la peculiarità del territorio, è ampiamente disponibile in Emilia-Romagna.

Si tratta della biomassa prelevata dagli alvei dei corsi d’acqua minori di proprietà privata di montagna durante la pulizia.

 

In breve

 

ACRONIMO: SMACS

 

TITOLO: Stream MAnagement to increase Carbon stock in Soil

Responsabile del Progetto: Prof.ssa Lamastra Lucrezia (Università Cattolica del Sacro Cuore).
Responsabile Scientifico: Prof. Trevisan Marco (Università Cattolica del Sacro Cuore)

 

IL PROGETTO

Il Piano SMACS è volto ad ottimizzare l’utilizzo di una risorsa che, per la peculiarità del territorio, è ampiamente disponibile in Emilia-Romagna: la biomassa prelevata dagli alvei dei corsi d’acqua minori di proprietà privata di montagna durante la pulizia.

Il Piano popone un’innovazione di processo relativa alla gestione della biomassa asportata dagli alvei dei rii privati di montagna in fase di pulizia, che consiste nella pirolisi della biomassa e la successiva applicazione sui suoli agricoli/forestali del carbone vegetale ottenuto (biochar).

BIOCHAR

Con il nome biochar si intende un “carbone” derivato da processi di depolimerizzazione termica di biomasse provenienti dal settore agroforestale (ad esempio sfalci, ramaglie, ecc …), scarti e sottoprodotti delle diverse filiere del settore agricolo e/o agroalimentare, di scarso valore che altrimenti verrebbero combuste o distrutte. Grazie alle sue peculiari proprietà, esso può essere impiegato per proteggere l’ambiente e combattere i cambiamenti climatici.

Il biochar ottenuto dalla pirolisi controllata delle materie di scarto o dei residui agroalimentari trattiene la maggior parte del carbonio in forma stabile, limitandone il rilascio in atmosfera sotto forma di anidride carbonica, limitando le emissioni di gas serra e attenuando il fenomeno del riscaldamento globale.

 

I NOSTRI PARTNER

PARTECIPA AL CORSO

Il progetto include attività di formazione e consulenza per le aziende agricole secondo la Misura 1 e Misura 2 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna. L’attività è rivolta ai partner effettivi ed associati e alle altre imprese agricole del settore, ed è stata presentata su Catalogo Verde, col titolo “Proposta a supporto del progetto SMACS”.