Con più del 90% del territorio ricadente in aree a pericolosità idraulica, l’Emilia-Romagna è la regione italiana che presenta le maggiori criticità dal punto di vista idrogeologico. La pulizia degli alvei dei rii di montagna è una pratica essenziale ai fini della riduzione del rischio di esondazioni, infatti, permette di diminuire la scabrezza e di ampliare la sezione dell’alveo, aumentando di conseguenza la portata veicolabile dal tronco fluviale. Molti dei fenomeni di dissesto idrogeologico hanno inizio dall’incuria dovuta all’abbandono delle montagne e delle pratiche di gestione che un tempo venivano eseguite.

Il materiale rimosso dagli alvei dei rii ricadenti in aree private è prevalentemente costituito da biomassa che, a causa della mancanza di convenienza economica, non viene valorizzata né ai fini energetici, né agronomici. Spesso i residui della raccolta del legname e della pulizia degli alvei sono impilati e bruciati causando inquinamento atmosferico, (CO2, CO, NOx e particolato), perdita di nutrienti e incursione di specie vegetali esotiche con compromissione degli habitat e potenziale perdita di biodiversità.1,2 La conversione termochimica del legname di scarto permette di ottenere biochar, un prodotto a basse emissioni in grado di migliorare la fertilità e la struttura e tessitura del suolo aumentando la superficie attiva per la cattura di acqua, lo scambio cationico, la colonizzazione microbica, e per la cattura di contaminanti.3,4 Essendo altamente stabile, il biochar migliora l'evoluzione della materia organica e dei costituenti inorganici, promuove la crescita delle piante e ha un ruolo nella protezione dalle malattie. Osservazioni relative al ruolo del biochar prodotto in modo naturale in ambienti forestali indicano che si può ottenere un aumento della porosità del suolo, della ritenzione idrica e della stabilità degli aggregati, un aumento nella nitrificazione e una riduzione nelle emissioni di N2O.5,6 Inoltre permette di sequestrare carbonio in forma stabile, contribuendo così alla soluzione dei problemi legati alle emissioni di gas clima-alteranti.7 La pirolisi inoltre permette di ottenere syngas, una miscela di gas con potere calorifico simile a quella del GPL impiegabile a scopi energetici e/o termici.2

1 GAO, S., HOFFMAN-KRULL, K., BIDWELL, A.L., DELUCA, T.H., 2016. LOCALLY PRODUCED WOOD BIOCHAR INCREASES NUTRIENT RETENTION AND AVAILABILITY IN AGRICULTURAL SOILS OF THE SAN JUAN ISLANDS, USA. AGRIC. ECOSYST. ENVIRON. 233, 43–54.
2 SRINIVASAN, P., SARMAH, A.K., SMERNIK, R., DAS, O., FARID, M., GAO, W., 2015. A FEASIBILITY STUDY OF AGRICULTURAL AND SEWAGE BIOMASS AS BIOCHAR, BIOENERGY AND BIOCOMPOSITE FEEDSTOCK: PRODUCTION, CHARACTERIZATION AND POTENTIAL APPLICATIONS. SCI. TOTAL ENVIRON. 512–513, 495–505.
3 BEESLEY, L., MARMIROLI, M., 2011. THE IMMOBILISATION AND RETENTION OF SOLUBLE ARSENIC, CADMIUM AND ZINC BY BIOCHAR. ENVIRON. POLLUT. 159, 474-480
4 BEESLEY, L., MARMIROLI, M., PAGANO, L., PIGONI, V., FELLET, G., FRESNO, T., VAMERALI, T., BANDIERA, M., MARMIROLI, N., 2013. BIOCHAR ADDITION TO AN ARSENIC CONTAMINATED SOIL INCREASES ARSENIC CONCENTRATIONS IN THE PORE WATER BUT REDUCES UPTAKE TO TOMATO PLANTS (SOLANUM LYCOPERSICUM L.).SCI. TOTAL ENVIRON., 454-455, 598-603
5. LUO, Y., YU, Z., ZHANG, K., XU, J., BROOKES, P.C., 2016. THE PROPERTIES AND FUNCTIONS OF BIOCHARS IN FOREST ECOSYSTEMS. J. SOILS SEDIMENTS 16, 2005-2020.
6. LI, Y., HU, S., CHEN, J., MUELLER, K., LI, Y., FU, W., LIN, Z., WANG, H., 2018. EFFECTS OF BIOCHAR APPLICATION IN FOREST ECOSYSTEMS ON SOIL PROPERTIES AND GREENHOUSE GAS EMISSIONS: A REVIEW. J. SOILS SEDIMENTS 18, 546-563.
7. MARMIROLI, M., BONAS, U., IMPERIALE, D., LENCIONI, G., MUSSI, F., MARMIROLI, N., MAESTRI, E., 2018. STRUCTURAL AND FUNCTIONAL FEATURES OF CHARS FROM DIFFERENT BIOMASSES AS POTENTIAL PLANT AMENDMENTS. FRONTIERS IN PLANT SCIENCE, 9, 1119. DOI: 10.3389/FPLS.2018.01119