Il Piano SMACS è volto ad ottimizzare l’utilizzo di una risorsa che, per la peculiarità del territorio, è ampiamente disponibile in Emilia-Romagna: la biomassa prelevata dagli alvei dei corsi d’acqua minori di proprietà privata di montagna durante la pulizia.
Il Piano popone un’innovazione di processo relativa alla gestione della biomassa asportata dagli alvei dei rii privati di montagna in fase di pulizia, che consiste nella pirolisi della biomassa e la successiva applicazione sui suoli agricoli/forestali del carbone vegetale ottenuto (biochar).
Il Piano permette di estendere l’uso del biochar prodotto con la pirolisi quale tecnologia innovativa e rispettosa dell’ambiente. La pirolisi, infatti, ovvero il processo con il quale si produce il biochar, rappresenta una soluzione economica ed efficace per lo smaltimento e la gestione di biomasse legnose permettendo sia di aumentare lo stock di carbonio dei suoli che di ottenere energia da fonti rinnovabili.
Tale innovazione permette di valorizzare un materiale ampiamente disponibile nel territorio emiliano-romagnolo con benefici sulle proprietà fisiche, chimiche e biologiche dei suoli, sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e sull’efficienza di utilizzo dei nutrienti. Inoltre, il Piano prevede una valutazione dei benefici ambientali potenzialmente associati all’innovazione sopradescritta.
In particolare, SMACS mira ad adottare nuove modalità eco-compatibili ed efficienti per smaltire e valorizzare le biomasse legnose ottenute dalla pulizia degli alvei di rii privati migliorando le prestazioni ambientali; soddisfare la crescente domanda di tecnologie rispettose dell’ambiente nell’ottica della filiera corta; aumentare lo stoccaggio di carbonio da parte dei suoli e migliorarne struttura e fertilità grazie all’applicazione di biochar; diminuire la pressione ambientale dell’agricoltura sull’ambiente e promuovere la sensibilizzazione in materia di protezione dell’ambiente; ridurre il rischio di esondazione degli alvei di rii privati promuovendone la pulizia e dunque trasformando operazioni considerate un “costo” in opportunità.
Attraverso le azioni di questo piano, le operazioni di pulizia degli alvei diventano opportunità per ottenere energia e ammendanti, riducendo l’impatto ambientale, il pericolo degli incendi boschivi e aumentando lo stock di carbonio nei suoli.